Si è costituita oggi l’Assemblea Cittadina per il Clima, un nuovo strumento di condivisione che permetterà ai cittadini di diventare parte del percorso di Parma Climate Neutral, il progetto dell’Unione Europea che prevede di rendere 100 città a impatto climatico zero entro il 2030. All’Assemblea partecipano 60 cittadine e cittadini, che, affiancati da esperti, tecnici e facilitatori, lavoreranno suddivisi in quattro tavoli tematici per arrivare a proporre soluzioni concrete per il futuro della città.

Parma Climate Neutral è un progetto ambizioso che rappresenta senz’altro una sfida, ma anche una straordinaria opportunità per la nostra città. Abbiamo davanti l’occasione di fare di Parma, ancora una volta, un modello a livello europeo – obiettivo che, alla luce dei risultati già ottenuti, siamo certi di poter raggiungere con successo. L’emergenza climatica è e deve essere una priorità per tutti. Proteggere l’ambiente in cui viviamo significa garantire il benessere dell’intera comunità, oggi e per le generazioni future. Non si tratta solo di un diritto, ma anche di una responsabilità condivisa. Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto di cui non condividiamo solo gli obiettivi ma anche la metodologia proposta. Crediamo fortemente che l’ascolto, il dialogo e il coinvolgimento attivo delle cittadine e dei cittadini siano fondamentali per affrontare le sfide del presente. Sono infatti gli stessi principi che guidano ogni giorno l’azione filantropica di Fondazione Cariparma.” commenta Antonio Lunardini, Direttore Generale di Fondazione Cariparma.

Parma Climate Neutral 2030 è l’iniziativa con cui la città di Parma si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, nell’ambito della Missione UE “100 città intelligenti e a impatto climatico zero”. Per realizzare questo obiettivo, l’Amministrazione ha avviato un percorso strutturato che ha portato alla definizione del Contratto Climatico di Città, un documento strategico che raccoglie impegni, azioni e investimenti per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la qualità dell’aria e rendere il territorio più resiliente ai cambiamenti climatici. Grazie a questo lavoro, il 21 marzo 2024 Parma è stata la prima città italiana a ottenere la Climate Label, il riconoscimento ufficiale della Commissione Europea che certifica il valore e la concretezza del piano d’azione della città. Tra le attività già avviate rientrano interventi sulla mobilità sostenibile, il potenziamento delle energie rinnovabili, iniziative di riforestazione urbana, la promozione dell’economia circolare e la riqualificazione degli spazi urbani in un’ottica di sostenibilità e inclusione.

Il percorso di confronto con la cittadinanza è una parte fondamentale del processo di accelerazione verso la transizione climatica. La Commissione Europea ha più volte evidenziato infatti come questo percorso debba essere fatto “da e per i cittadini”, e l’Assemblea per il clima è uno degli strumenti principali dell’Amministrazione per attivare un confronto su un tema fondamentale per il futuro della città. I risultati dell’Assemblea verranno valorizzati dall’Amministrazione nel rafforzamento delle strategie di contrasto ai cambiamenti climatici.

Realizzato con il sostegno di Fondazione Cariparma, il percorso si concretizza nell’attivazione di tavoli tematici, che si riuniranno il 20 febbraio, il 13 marzo e 3 aprile e che si concentreranno su alcuni dei temi chiave di Parma Climate Neutral 2030: mobilità, energia, economia circolare, ambiente urbano. Al termine dei lavori, per ogni tavolo verrà redatto un documento contenente le proposte dei cittadini, che verranno vagliate e analizzate dall’Amministrazione. L’ambizione dell’Assemblea Cittadina per il Clima è quella di rendere la transizione ecologica più partecipativa, giusta e trasparente, ma anche di avviare un dibattito sulla visione di lungo periodo, contribuendo così ad accrescere la consapevolezza generale soprattutto sulla necessità di modificare i nostri stili di vita e di vagliare possibili ulteriori misure che riducano l’impatto del cambiamento climatico sulle fasce di popolazione più vulnerabili.