È stata svelata sabato 30 novembre alla presenza del Presidente Franco Magnani, dell’intera governance e dei dipendenti di Fondazione Cariparma, e del Professore Corrado Mingardi, la targa che intitola a lui una delle Sale della Biblioteca di Busseto di Fondazione Cariparma.

Corrado Mingardi, classe 1939, fidentino di nascita ma bussetano di adozione, da oltre 50 anni è un importante punto di riferimento per la Biblioteca di Busseto, ma anche un prezioso collaboratore per tutte le attività culturali di Fondazione Cariparma. È stato inoltre membro del Consiglio Generale dell’Ente, per due interi mandati, fino all’aprile 2024.

La storia che lega il professor Mingardi alla Biblioteca di Busseto ha avuto inizio nel 1969, quando ricevette la nomina di bibliotecario. Sotto la sua direzione la Biblioteca di Busseto, oltre che di saggi e romanzi che i numerosi fruitori prendono in prestito ancora oggi, si è notevolmente arricchita di volumi nelle varie sezioni: dalla storia dell’arte alla storia della musica, alla storia locale fino ai volumi internazionali sulla fotografia che fanno parte della donazione Bavagnoli.

Da accanito lettore, fin da giovanissimo Corrado Mingardi ha mostrato una particolare predisposizione verso i volumi a stampa, per lo più antichi, in grado di affascinarlo per i loro caratteri, le immagini, le legature. Per Mingardi, tuttavia, la ricerca del bello non si esaurisce nel libro. Anche la musica, in particolare verdiana, rientra fra le sue competenze ed è divenuta oggetto di varie sue pubblicazioni. Negli anni, la sua passione, lo ha portato a diventare collezionista di edizioni rare e preziose.

Il Professore, nel 2016 e nel 2018, ha donato a Fondazione Cariparma la sua importantissima collezione di 179 Libri d’Artista – la più grande in Italia – cui si aggiungono oggi 125 volumi che portano ad oltre 300 le opere della Collezione Mingardi, conservate presso la Biblioteca di Busseto.

Questi volumi, che coprono cinque secoli di storia, dalla fine del ‘400 alla fine del XX secolo, sono stati scelti dal Professore per la loro rarità e a volte unicità, tanto da rendere la Biblioteca di Busseto l’unica sede in cui possono essere consultati nel nostro territorio.

L’alto valore dell’intera Collezione Corrado Mingardi è confermato, inoltre, dalle continue richieste di prestito da parte di prestigiose realtà culturali locali e nazionali. Attualmente otto libri d’artista sono esposti presso la Fondazione Magnani Rocca all’interno della mostra “Il Surrealismo e l’Italia”.

Anche Fondazione Cariparma è direttamente impegnata nella valorizzazione delle opere donate dal Professore. Fino al 20 dicembre, nella sede di Palazzo Bossi Bocchi, è visitabile la mostra “Il Pinocchio d’artista di Mimmo Paladino, tra schizzi, parole e note”, esposizione che prende avvio dai due Pinocchio di Domenico Paladino, uno tra i maggiori artisti della Transavanguardia, facenti parte della Collezione Mingardi.

Voglio esprimere la più viva riconoscenza e gratitudine al nostro carissimo Professor Mingardi per questo ennesimo e importante atto di fiducia che denota quanto egli sia affezionato ed intimamente legato alla nostra Fondazione” – ha dichiarato Franco Magnani “è grande la stima che tutti noi nutriamo nei suoi confronti sin dagli inizi del nostro percorso insieme. Questo riconoscimento, che vogliamo oggi offrirgli, non è altro che un simbolo del nostro più sentito apprezzamento per la passione, la generosità e l’intelligenza che il Professore non ha mai mancato di trasmettere”.

Commosso da questo riconoscimento di Fondazione Cariparma, il Professor Corrado Mingardi ha commentato: “Ringrazio di tutto cuore. Devo alla Fondazione Cariparma, come per gli inizi alla Banca originaria, l’entusiasmante percorso di vita che per 55 anni ha dato senso al mio impegno di piccolo operatore culturale. La dedica poi a me di una sala della Biblioteca di Busseto, di proprietà e gestione della Fondazione stessa, mi riempie di soddisfazione per aver potuto fare dono ad essa, come luogo più consono, alle mie collezioni di innamorato della bellezza tipografica, inventiva e rarità del libro a stampa nella sua meravigliosa storia lunga oltre cinque secoli. Grazie anche di ciò.