L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è il primo ospedale in Europa a dotarsi di una Risonanza Magnetica 3.0 tesla di nuovissima generazione, con prestazioni incomparabilmente migliori in termini di rapidità e accuratezza dell’esame diagnostico.
La nuova Risonanza Magnetica ad alta intensità di campo (3 tesla) è la “Signa MR750” messa a punto da GE – General Electric Company. Il macchinario, pesante 10 tonnellate, è stato installato nei locali di Neuroradiologia dell’Ospedale Maggiore e ed è stato inaugurato nell’aprile 2009: oltre che per gli usi clinici, sarà utilizzato anche da docenti e ricercatori dell’Università di Parma per programmi di ricerca.
Un ruolo fondamentale lo ha svolto la Fondazione Cariparma che ha integralmente finanziato, per un valore di tre milioni di euro, l’acquisizione della Risonanza Magnetica 3.0 Tesla, garantendo un sostegno di altissimo livello a servizio dell’intera rete dei servizi sanitari di Parma e provincia.
La nuova MR 750 3.0 T di GE offre un aumento della capacità di risoluzione spaziale dell’immagine (60%) nello stesso tempo di esecuzione dell’esame. Inoltre permette tempi più ridotti: ad esempio per un esame del fegato occorreranno 15 minuti anziché gli attuali 30 minuti. L’introduzione di una tecnologia di radiofrequenza diminuirà anche l’impatto acustico dell’esame, che comporta notoriamente un disagio notevole nel paziente.
Il principale beneficio legato all’impiego della MR 750 3.0 T consiste in un significativo miglioramento del contenuto informativo delle immagini che passa dalla semplice rappresentazione morfologica ad un’analisi delle funzioni, normali o alterate, che può essere spinta fino al livello molecolare, indagando il substrato biochimico delle condizioni patologiche.
L’utilizzo è pensato specificamente per lo studio di regioni di piccolo volume (ipofisi, ippocampo, nuclei propri del tronco, nervi cranici) e della corteccia cerebrale.
Benefici particolari sono previsti per la diagnosi di epilessia, neoplasie e sclerosi multipla. Possono essere perfezionate anche applicazioni per l’imaging avanzato del cuore, di tipo funzionale.
Al di là dell’applicazione clinica questa nuova RMN consentirà di esplorare nuovi ambiti di studio realizzando un ponte tra assistenza avanzata e ricerca innovativa.
Tra le conquiste che l’fMRI ha consentito nella ricerca neuroscientifica è particolarmente significativo il contributo alla chiarificazione dei sistemi sensoriali e motori e delle funzioni cognitive.