L’Antica Spezieria di San Giovanni, una delle più antiche farmacie storiche d’Italia, situata nel cuore di Parma, ha riaperto le sue porte al pubblico. A partire dal 20 ottobre 2024, il sito, che è entrato a far parte del circuito del Complesso monumentale della Pilotta nel giugno di quest’anno, torna ad accogliere i visitatori dopo un restauro significativo che ha riportato alla luce l’antico splendore dell’edificio e della sua collezione.
Il restauro ha coinvolto non solo la struttura architettonica ma anche gli oggetti custoditi al suo interno, aggiungendo nuovi spazi espositivi per un totale di circa 400 metri quadrati. Muri, pavimenti, infissi, vetri e marmi sono stati sottoposti a interventi di consolidamento e pulitura, con un’indagine chimico-fisica che ha garantito la messa in sicurezza della struttura muraria. Questa è stata adeguata per resistere agli eventuali stress sismici, un requisito essenziale per edifici storici di tale rilevanza. È stato ripristinato l’antico portone sul Monastero, un elemento che aveva subito modifiche nei secoli precedenti.
L’intervento non ha trascurato l’aspetto dell’accessibilità: il percorso espositivo è stato progettato per garantire a tutti i visitatori, compresi quelli con disabilità fisiche e cognitive, un’esperienza coinvolgente. Tra le novità, vi sono i supporti tattili per ipovedenti e gli angoli olfattivi, pensati per offrire un’esperienza multisensoriale che renda la visita unica e indimenticabile.
La Spezieria di San Giovanni ha una lunga e affascinante storia che affonda le radici nel 981, anno della fondazione del Monastero benedettino di San Giovanni Evangelista. Le prime notizie dell’attività di farmacia risalgono al 1201, quando la Spezieria iniziò a servire anche gli ospedali cittadini, in particolare il Rodolfo Tanzi e il San Giovanni Gerosolimitano. Nel corso del Quattrocento, la Spezieria subì numerosi ampliamenti e acquisì l’aspetto architettonico che ha mantenuto per secoli. Durante il Settecento, la crescente influenza economica della Spezieria portò i Benedettini ad affidarne la gestione a laici, segnando una fase di cambiamenti strutturali e di proprietà che continuò fino alla chiusura definitiva nel 1897. Da quel momento, la Spezieria venne trasformata in un museo, diventando una parte integrante del patrimonio culturale di Parma.
Il restauro è stato realizzato grazie al contributo di diversi partner, in particolare la Fondazione Cariparma e l’Associazione “Parma, io ci sto!”, che hanno creduto nel progetto di riportare in vita questo gioiello culturale. L’intervento ha visto la partecipazione di numerosi professionisti, tra cui architetti, restauratori e storici dell’arte, che hanno lavorato per garantire un recupero rispettoso e accurato del sito.
«É un percorso di straordinaria suggestione, che si snoda nel sapere del passato, in seno a un complesso benedettino di secolare importanza, che cullò e coltivò le conoscenze, la cultura e l’arte, sempre ai massimi livelli». Ha affermato Stefano L’Occaso, Direttore del Complesso monumentale della Pilotta.
Per Maria Luisa Pacelli, Direttrice dei Musei Nazionali di Bologna/Direzione Regionale Musei Emilia Romagna e Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna «Restituire alla cittadinanza uno spazio così prezioso e ben conservato, tra le mura del Monastero di San Giovanni, è per la Direzione Regionale Musei motivo grandissimo orgoglio. Dopo anni di aperture intermittenti, giunge infatti a compimento il pieno recupero architettonico e artistico di un vero e proprio gioiello, realizzato grazie al concorso di molti colleghi, tra i quali chi mi ha preceduto alla direzione dell’istituto, che voglio ringraziare sentitamente».
«Questa riqualificazione, che mira a dare maggiore visibilità all’Antica Spezieria di Parma – ha sottolineato Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma– propone una nuova fruibilità dell’ambiente facendo leva su strumenti innovativi, quali l’allestimento virtuale e l’inclusione immersiva, in grado di parlare anche alle nuove generazioni del territorio».
«Siamo molto orgogliosi di aver contribuito al restauro e alla restituzione al pubblico dell’Antica Spezieria di San Giovanni, un luogo storico-artistico dal valore inestimabile che va ad arricchire ulteriormente l’offerta culturale del territorio di Parma». Ha concluso Alessandro Chiesi, Presidente di “Parma io ci sto!”