Caricamento Eventi

In mezzo al Fiume, di fronte l’attracco di Isola Pescaroli, è affiorata la sommità di albero vissuto molti anni fa, sommerso dal divagare nello spazio e nel tempo del Po. Nascosto dalle acque fino al 2022, l’albero è riemerso grazie alla forte siccità che ha investito la Pianura Padana, diventando un riferimento. Come le “pietre della fame” rinvenute in alcuni fiumi d’Europa, incise con date e simboli per ricordare la scarsità di acqua durante i periodi di siccità, anche il tronco “fossile” ha assunto il medesimo ruolo di indicatore delle magre eccezionali, ormai sempre più frequenti. Ci sono evidenze di un cambiamento climatico in atto e da quell’albero è nata l’idea di raccontarle in un libro.

Terramara prende il nome dalle Terramare, primo esempio di civiltà padana impattante sull’ambiente, poi estinta da una drastica carestia. Esso è un saggio divulgativo, frutto di un lavoro di ricerca finalizzato a raccontare, in termini locali e attraverso evidenze fisiche e biologiche, quanto il riscaldamento climatico, più consistente di altre zone d’Europa, stia cambiando l’ambiente padano già provato dall’impatto dell’agricoltura, dell’industria e dell’urbanizzazione. In un contesto generale, in cui il “comportamento” idrico del Po, caratterizzato da due fasi stagionali di magra e da due di piena, cambia ritmicità, l’effetto dell’evoluzione del clima si traduce in una rapida perdita di biodiversità ambientale (lanche e bodri), oltre che di biodiversità faunistica.

Condividi l'articolo. Seleziona la piattaforma!