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Stagione lirica 1885 a Busseto: in orchestra è scritturato un giovanissimo violoncellista di Parma, diciottenne e fresco di diploma. Si chiama Arturo Toscanini e di lì a poco diventerà il più grande direttore d’orchestra del suo tempo. L’amore per Verdi e l’affetto per la cittadina saranno per lui un forte richiamo e in quel Teatro vorrà fare ritorno nelle memorabili stagioni celebrative del 1913 e del 1926, rispettivamente Centenario della nascita e venticinquesimo della morte del Maestro. Quelle esecuzioni saranno definite dalla critica del tempo gioielli di interpretazione, perché rivelati proprio in uno spazio teatrale di ridotte dimensioni come il Teatro bussetano. I giornali nazionali ne scriveranno come di “prodigio di equilibrio e di bellezza impensata”.

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti.
info: biblioteca.busseto@fondazionecrp.it

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