A Futura Memoria. Maria Luigia, le opere, l’arte della propaganda
1 Ottobre 2016 - 18 Dicembre 2016
Al pari di una moderna operazione di marketing territoriale, nel 1845 viene pubblicato Monumenti e Munificenze di S.M. la Principessa Imperiale Maria Luigia, Arciduchessa d’Austria, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Opera pubblicata per cura del suo Gran Maggiordomo, S.E. il Conte di Bombelles, una sorta di portfolio per immortalare, a futura memoria, quanto realizzato nel lungo regno di Maria Luigia.
Il volume racconta delle trasformazioni urbane e architettoniche realizzate nel ducato tra il 1816 e il 1843: si tratta di iniziative che hanno ammodernato il territorio attraverso interventi urbanistici, di viabilità e di edilizia pubblica; costruzioni o restauri di edifici monumentali e realizzazione di luoghi destinati ad attività culturali, a servizio della corte, ma soprattutto della collettività, con importanti ricadute nei riguardi delle categorie socialmente deboli, come nella tutela della salute pubblica e dell’istruzione.
Ed è proprio dai disegni originali realizzati da Pietro Mazza e collaboratori, a cui era stato affidato il compito di “fotografare” il Ducato, opere di proprietà della Gazzetta di Parma, e dalle immagini litografiche del volume Monumenti e Magnificenze… che nasce la mostra A Futura Memoria. Maria Luigia, le opere, l’arte della propaganda allestita a Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione Cariparma, dal 1° ottobre al 18 dicembre 2016.
L’esposizione rientra tra le 16 mostre del progetto “Maria Luigia 16” pensato in occasione del bicentenario dell’ingresso a Parma di Maria Luigia e coordinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma.
La mostra racconta uno tra i più significativi periodi della storia di Parma ed è suddivisa in sezioni tematiche che illustrano gli interventi realizzati sotto il governo della Duchessa: importanti infrastrutture viabilistiche per favorire il commercio e la circolazione tra le città del Ducato e gli Stati limitrofi, opere pubbliche destinate al commercio, al culto, alla sanità e all’assistenza a malati e giovani ragazze madri, all’educazione e alle residenze collettive, agli spazi per la cultura e la ricreazione e infine alle residenze ducali di Colorno, Sala Baganza e Parma.
Le Collezioni d’Arte della Fondazione Cariparma con le vedute ottocentesche, i dipinti e le incisioni, i documenti, il fondo monete e medaglie e la cartografia costituiscono la parte più ampia dell’esposizione; ad essa si sono uniti i preziosi materiali resi disponibili dai collezionisti privati, in primis la Gazzetta di Parma, e i modellini plastici di alcune tra le più significative Munificenze realizzati dagli studenti di Architettura del Liceo d’Arte Paolo Toschi in collaborazione con i docenti e i tutors del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura dell’Università degli Studi di Parma: il Ponte sul Taro, il Teatro Ducale (oggi Regio) e il complesso della Pilotta con le aggiunte luigine: la Galleria dell’Accademia e la nuova grande sala per la Biblioteca.