Tracce dell’edificio risalgono già al sec. XVI, durante il dominio Visconteo, quando venne creata la spina di case a ridosso della mura di contenimento del torrente Parma, che scorre a fianco.
Verso il 1570, al tempo in cui si cominciarono a delineare mappe cittadine più realistiche, il palazzo risultava di forma pressoché triangolare e così compare anche in piante successive, tra le quali la bella mappa catastale di Pietro Sardi del 1767.
Nei primi decenni dell’Ottocento il palazzo pervenne in proprietà al nobile Francesco Antonio Pelati il quale iniziò una serie di demolizioni e ristrutturazioni destinate a darne il volto definitivo, di pianta trapezoidale, con due cavedi interni, uno più ampio ad Est ed uno ad Ovest, collegati da un porticato con volte a vela, come anche si presenta nella mappa catastale del 1853.
Nel 1894 Leonida Bocchi ne diventa proprietario e subito inizia un’importante serie di lavori di abbellimento e ammodernamento, compresi i rifacimenti degli intonaci e dei tinteggi delle quattro facciate, culminati, nel 1911, con la costruzione della bella loggetta a Sud, realizzata su progetto dell’arch. Camillo Uccelli.