Parma e la sua provincia vantano un importante ed unico patrimonio artistico-culturale ed ambientale: una ricchezza che la Fondazione Cariparma, nella sua più che ventennale attività, ha contribuito, con ruolo determinante, a conservare e valorizzare.
Nell’ottica di identificare, in tale ambito, strategie e priorità di intervento, la Fondazione ha avviato un importante progetto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente, Territorio e Architettura dell’Università degli Studi di Parma: tale ricerca, giunta ormai alla sua fase attuativa, è finalizzata, in particolare, a sistematizzare le informazioni e le conoscenze del patrimonio culturale (monumenti, manufatti artistici, complessi antropici, ecc.) presente nel territorio operativo della Fondazione Cariparma.
Lo studio, confluito nel Catalogo delle vulnerabilità del patrimonio culturale in provincia di Parma intende fornire un elenco puntuale ed aggiornabile delle urgenze e del grado di potenziale recupero (restauro, fruizione e valorizzazione) di ciascun bene architettonico o artistico-culturale censito.
Nello specifico la ricerca – condotta dall’agosto 2011 al luglio 2012 – suddivide l’insieme del patrimonio culturale in due distinte tipologie: da un lato sono stati valutati i beni architettonici, dall’altro i beni storico-artistici (opere d’arte e d’arte decorativa, cimeli storici, reperti archeologici, beni etnoantropologici, archivistici e bibliografici); ciascun rilievo presenta una scheda che offre una sezione anagrafica e specifiche sezioni riguardanti lo stato di conservazione, la valutazione dei rischi e l’opportunità di intervento.
Il Catalogo – anche alla luce del ben noto periodo di crisi che vede la generale riduzione delle risorse disponibili e la conseguente necessità di ottimizzare gli interventi – si ispira ad una moderna concezione di tutela, muovendo da una visione integrata del patrimonio culturale nel suo contesto economico, sociale, storico-culturale e identitario.