“Credo che ormai non sia lontano il giorno in cui potremo dare speranza a chi è colpito da questa tremenda malattia” ha di recente dichiarato Rita Levi Montalcini, Presidente onorario dell’AISM. Parole che fanno da ideale cornice all’ormai pluritrentennale attività dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, sorta nel 1968 coi propositi di divulgare lo studio e la conoscenza di una malattia a quei tempi pressoché sconosciuta. Soprattutto un’Associazione nata per promuovere un’adeguata assistenza alle persone affette da tale patologia, unitamente al sostegno di una mirata ricerca scientifica dedicata alle cause ed alle cure di questa malattia.

La Sclerosi multipla è una grave malattia cronica del sistema nervoso centrale, dall’evoluzione variabile ma spesso portatrice di invalidità. In Italia ha colpito sino ad oggi oltre 52.000 persone con un’incidenza di circa 1.800 nuovi casi all’anno: uno ogni quattro ore. Una patologia che colpisce principalmente i giovani e gli adulti tra i 15 e di 50 anni, manifestandosi soprattutto tra i 20 ed i 30 anni, ossia nell’età in cui la vita è piena di progetti, potenzialità da esprimere e aspettative.

La Sezione Provinciale di Parma viene costituita nel 1987, per iniziativa di pazienti, famigliari e alcuni operatori sanitari tra i quali la Prof.ssa Daria Visentini che diverrà Presidente della sezione sino al 1990. Sull’esempio dei modelli già attuati in campo nazionale, la Sezione AISM di Parma (a cui fanno capo anche i Gruppi operativi di Fidenza/Salsomaggiore e di Borgotaro) ne condivide immediatamente lo spirito associativo e gli obiettivi, sviluppando nel tempo un’organizzazione interna suddivisa in aree amministrativa, medico-scientifica, socio-assistenziale e promozionale.

Da tale realtà associativa, maturata nell’arco di 17 anni, è nato il Progetto Casa Scarzara: un mirato centro socio-residenziale riabilitativo pensato per ospitare otto portatori di sclerosi multipla, di cui sei stabilmente e due per momentanea necessità, un progetto che ha trovato attuazione grazie al determinante contributo della Fondazione Cariparma assieme al Comune di Parma.

Il Centro “E. Ferrari” (ubicato in Parma, Strada Pontasso n. 53) nasce infatti come progetto innovativo a livello nazionale, una realtà che oggi, in seguito alle convenzioni con AUSL e Comune di Parma, si caratterizza quale centro residenziale permanente con specifici servizi medico-sanitari: una “casa” realizzata per persone disabili affette da s.m. o patologie similari che, sino ad oggi, trovavano assistenza presso strutture non specificatamente dedicate a tali patologie.

A tal fine la Casa Scarzara è stata pensata per una idonea fruizione degli spazi sociali e residenziali, con soluzioni che vedono una specifica automazione (porte, finestre), arredamenti e stanze bagno pensati assieme ad esperti fisioterapisti, oltre ad una progettazione che rientra nelle rigide normative ospedaliere.

Il Centro Socio-Residenziale Riabilitativo “E. Ferrari” dispone inoltre di una palestra interna con attività fisioterapica, un servizio che, così potenziato con un maggior numero di fisioterapisti, può far fronte alle necessità dell’intero territorio.