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Nell’edizione del 2021 de’ I Giovedì dell’arte, in concomitanza con le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, è stata presentata la preziosa Divina Commedia illustrata da Amos Nattini, edita nel 1939 e conservata presso nelle Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma. Nel solco di quella iniziativa, viene proposto quest’anno un percorso a ritroso, un viaggio nell’Inferno dantesco alla ricerca di alcuni dei suoi possibili riferimenti visivi, pur nella consapevolezza che non esista un diretto precedente iconografico di nessuna delle tre cantiche. Non sarà inutile ricordare che Dante, come ogni intellettuale e buon cristiano del suo tempo, conosce il valore delle arti figurative e la loro straordinaria capacità di suscitare memoria, emozioni, addirittura profonda empatia e dunque desiderio di emulazione.
È pertanto assai probabile che Dante, al momento di creare le sue “immagini in forma di poesia”, attingesse con intenzione e piena consapevolezza al ricco e multiforme patrimonio figurativo, che i suoi occhi e la sua mente erano andati accumulando tanto negli anni fiorentini quanto in quelli del doloroso esilio.

Evento a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

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