Nei primi mesi del 2020, a seguito dell’emergenza coronavirus, Fondazione Cariparma è prontamente intervenuta a favore delle strutture sanitarie pubbliche del territorio, oltre a supportare i reparti di rianimazione donando all’Ospedale di Parma macchine per la ventilazione assistita.
Ma il protrarsi della pandemia ha gradualmente cambiato anche tanti aspetti della realtà, colpendo in particolare le persone più fragili, più sensibili alle contrazioni economiche e sociali: si tratta di famiglie che via via hanno perso la propria capacità di acquisto soprattutto per generi di prima necessità, oppure famiglie con figli o congiunti disabili messe a dura prova nel gestire il difficile quotidiano.
Per questo Fondazione Cariparma, mettendo a disposizione ulteriori 400.000 Euro, ha promosso, assieme a CSV Emilia e Consorzio Solidarietà Sociale per la fase operativa, il progetto “Attivi subito sull’emergenza” iniziativa pensata per rafforzare le molte attività, previste dalle programmazioni territoriali (Servizi Pubblici, Coop.ve sociali e Associazioni), che già operano in aiuto alle famiglie in povertà economica e a sostegno delle famiglie con minori, giovani e adulti con disabilità.
Sono molti gli attori coinvolti che metteranno a disposizione competenze e relazioni, come ad esempio i tre Empori solidali di Parma, Borgotaro e Langhirano e la Fondazione Giberti Onlus di Fidenza che saranno in grado di potenziare il reperimento di generi di prima necessità quali alimenti, prodotti per l’igiene personale e delle abitazioni.
Sul versante della scuola l’iniziativa è già stata in grado di fronteggiare l’emergenza di molte famiglie nell’acquisto di dispositivi utili alla didattica a distanza, affinché sempre meno studenti siano a rischio regressione e/o rischio abbandono dell’apprendimento: Attivi subito sull’emergenza ha infatti teso la mano a settantatré bambini e ragazzi che hanno ricevuto in dono un tablet, un portatile o un notebook.
Per arrivare alle famiglie è stato fondamentale il lavoro della rete dei Laboratori compiti di cui l’associazione LiberaMente è capofila. Sono stati loro a prendere contatto e consegnare i dispositivi alle scuole o alle famiglie che frequentano i dodici spazi compiti diffusi in città. I volontari si sono occupati anche di spiegare come si utilizzano i dispositivi, cosa non banale per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie. Le scuole che hanno chiesto supporto – soprattutto scuole dell’obbligo, in prevalenza del primo ciclo – sono state gli Istituti Comprensivi Toscanini, Parmigianino, Parma Centro, Bocchi, la Direzione Didattica Fratelli Bandiera e l’ITE Bodoni.
La crisi pandemica sta sensibilmente accrescendo le disuguaglianze sociali, aumentando i disagi e le difficoltà dei soggetti più deboli: “Attivi subito sull’emergenza” si rivolge anche alle famiglie con persone disabili, sia minori sia adulti: sono famiglie non di rado aggravate da carichi di cura che manifestano necessità di sollievo, laddove la contrazione di molti servizi e sostegni mette a rischio le opportunità relazionali e di inclusione oltre a quelle legate alla didattica e al lavoro.